Sapete cos’è la Cucina Fusion?
Secondo Wikipedia è:
Quel tipo di cucina che combina, in maniera esplicita, elementi associati a differenti tradizioni culinarie per produrre menù o piatti complessi non riconducibili ad alcuna tradizione culinaria precisa.
Ebbene, la settimana scorsa mi sono lanciata in un esperimento di cucina fusion, avvicinando, dal punto di vista gastronomico due valli del cuneese che, come tutte le valli del cuneese, non hanno assolutamente niente in comune, se non il fatto di essere cuneesi.
Che sarà mai, direte voi, ma a volte non c’è niente di più lontano di ciò che sembra molto vicino.
Quindi succede che Paolo Sappa, dalla sua Montagna Incantata della Alta Valle Tanaro, dopo lunghe insistenze mi scrive la sua ricetta (fino a oggi segreta) del Pesto di Ortiche. Poche erbe spontanee come le ortiche sono gustose adattabili a tante preparazioni, ma bisogna conoscere i giusti ingredienti e Paolo in questo è un maestro.
Perciò, mi appresto ad andare per ortiche in un luogo “giusto” lontano da strade e pulito. Casualmente mi trovo per lavoro in Valle Grana, sul greto del Torrente Grana, che riserva spettacoli mozzafiato e tra una lama, una cascata e un mulinello, mi trovo davanti alla più bella distesa di ortiche che potessi immaginare. Senza guanti. Un nervoso…
Ad accompagnarmi c’era il signor Walter che, visto il mio disappunto, con una nonchalance impeccabile, si china e a mani nude ne raccoglie per me un mazzo meraviglioso. Il più bel mazzo di “fiori” che qualcuno mi abbia mai regalato.
Così, con le ortiche della Valle Grana ho preparato il Pesto originario della Valle Tanaro. Questa è la vera Cucina fusion! E siccome è strepitoso, con la benedizione di Paolo Sappa detto Duduro, ho il piacere di condividere con voi la ricetta
PESTO DI ORTICHE
Ingredienti
500 Gr circa di punte di ortica sbollentate e raffreddate in acqua e ghiaccio.
5o6 gherigli di noce
Mezzo spicchio d'aglio
Una manciata di formaggio grattugiato
Un cucchiaio di pinoli
Olio evo qb
Sale
Procedimento
Frullare le ortiche ben strizzate assieme agli altri ingredienti aggiungendo olio per ottenere la cremosità desiderata. Ottimo per bruschette o per condire pasta fresca anche di castagne.
PS * Per raccogliere e per lavorare le ortiche, ascoltate me, procuratevi dei guanti. Non tutti hanno le mani di acciaio del Signor Walter Garnerone e non credo proprio alla storia di trattenere il fiato. Io sono riuscita a pungermi nonostante indossassi dei guanti!